Operai al lavoro in via Paolo Vetri

“Rattoppare le strade a spizzichi e bocconi non sappiamo fino a che punto potrà servire. Anche perché il riempimento delle buche è fatto quando, appena un minuto dopo, sopra passano già le auto. E l’asfalto, non ancora solidificato, finisce con lo sbriciolarsi a destra e a manca. Per non dire che, non essendo ancora conclusa la stagione delle piogge, appena si registreranno ulteriori precipitazioni, il lavoro fatto si potrà considerare inutile visto che occorrerà di nuovo ripassarci sopra”. E’ quanto evidenzia il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, anche in qualità di rappresentante del laboratorio politico-culturale 2.0, che proprio in queste ultime ore ha avuto modo di assistere ad una serie di interventi effettuati lungo le arterie cittadine. “Non metto bocca, per carità – aggiunge Chiavola – sul lavoro degli operai comunali che cercano di svolgere al meglio la propria attività. Mi rendo conto, però, che tappare le buche, quando c’è traffico, come accaduto ad esempio in via Paolo Vetri, diventa un’impresa improba. Dinanzi alla scuola dell’arteria viaria in questione, ad esempio, le tre buche sistemate già qualche ora dopo avevano bisogno di essere rifatte di nuovo proprio perché, nel frattempo, erano state numerose le auto a transitare. Mi chiedo, dunque, se questa procedura del rattoppo non possa essere pianificata dal Comune con maggiore attenzione e magari in orari in cui non si registra traffico. Fermo restando che la scelta ottimale, dopo la risoluzione dei problemi tecnici ventilati da palazzo dell’Aquila, sarebbe quella di asfaltare per intero la carreggiata. I fondi ci sono ma questioni di carattere burocratico impediscono di accelerare le procedure. Vorremmo capire perché, di fronte a una situazione di emergenza simile a quella che si sta registrando a Ragusa, non si intervenga con delle procedure speciali”.

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