Sono passati appena nove mesi dalla mia uscita da AN e otto mesi dalla mia iscrizione al Partito La Destra e sembra passata un’eternità. Otto mesi intensi, pieni di impegni, di appuntamenti importanti per la politica italiana e di conseguenti stravolgimenti politici nazionali. Oggi, rispetto ad appena sei mesi fa, dopo sessant’anni non esiste più nel parlamento italiano ne una destra ne una sinistra. La politica italiana è cambiata e dobbiamo prenderne atto. Io, come la stragrande maggioranza dei giovani iscritti a questo partito, sono figlio di Fiuggi e della svolta epocale del partito postmissino che era Alleanza Nazionale. Io ho condiviso le ideologie di quel partito ma non l’autoritaria adesione di Fini al PDL, io ho rispetto e stima di Berlusconi come alleato ma non voglio condividere lo stesso partito con lui. Io voglio essere libero di pensare e agire secondo ciò che ritengo opportuno.
Oggi dobbiamo guardare avanti senza voltarci indietro, se non per cogliere il senso delle radici che chiamiamo identità, costruire una nuova modernità politica, un nuovo modo di fare partito senza rinnegare la nostra storia, senza demonizzare un passato che non è nella mia disponibilità perchè appartiene a chi l’ha vissuto nel sacrificio, nel sudore, nelle lacrime e nel sangue.
Da febbraio ad ora nessuno poteva immaginarsi tutti questi avvenimenti così intensi, elezioni politiche, regionali, amministrative, il tutto senza un partito formato, senza un minimo di organizzazione alle spalle, senza leaders pronti ad affrontare queste competizioni, senza un quattrino ma soprattutto senza sapere che dovevamo confrontarci e correre soli in ongi competizione, senza immaginare che in quaranta giorni dovevamo approntare una delle più grandi battaglie politiche della destra italiana. Una battaglia politica combattuta soprattutto contro chi prima era con noi, noi contro le sinistre, noi contro gli ex amici di AN. Abbiamo raccolto quasi un milione di voti, il 2,5% dei voti validi, quasi quanto tutto il cartello dei partiti della sinistra italiana che è scomparsa dal parlamento italiano come noi che avevamo appena sei mesi di vita.
Adesso occorre costruire il partito, generalmente avviene il contrario, prima si costruisce il partito e poi ci si confronta con gli elettori, noi abbiamo fatto il contrario ma da questi dati dobbiamo ripartire. Dobbiamo adesso costruire un partito che dovrà necessariamente confrontarsi con il sistema politico e istituzionale della nazione nel quale opera e che dovrà cercare di sviluppare le contromisure necessarie a chi della democrazia ne fa un optional, con chi vuole accentrare il potere nelle mani di pochi cartelli elettorali capeggiati dai soliti baroni della politica, da dirigenti di partito che pretendono di imporre, nel parlamento italiano o in quello regionale, uomini che hanno giurato loro fedeltà eterna ed è facilmente manovrabile in nome di una stabilità governativa altamente antidemocratica. La Destra può allearsi ad altri partiti per raggiungere gli scopi che noi militanti ci prefiggiamo a patto che ci siano il rispetto e lo spazio per crescere, a patto che vengano condivise le nostre battaglie che vorremmo condurre, che non venga messa in discussione l’esistenza e la validità della destra italiana. I nostri interlocutori naturali sono i soggetti politici del centrodestra italiano, noi pretendiamo solo pari dignità e poterci presentare con il nostro simbolo.
Abbiamo svolto i congressi provinciali e quello nazionale a Roma, adesso serve una forte mobilitazione di dirigenti e militanti, ognuno nelle proprie realtà locali, tutti impegnati a costruire un partito che riprenda l’iniziativa politica nel proprio territorio per far si che alle prossime amministrative saremo in grado di occupare posti nei consigli provinciali, comunali e circoscrizionali. Solo se agiremo con azioni concrete, svolte nell’interesse dei cittadini e della comunità della quale facciamo parte, allora attireremo il consenso necessario a renderci indispensabili a quell’aria di centrodestra che oggi ci snobba.
Ho ricevuto l’incarico di Presidente del Circolo Territoriale de La Destra di Ragusa, e voglio svolgerlo nel miglior modo possibile, coinvolgendo quanti credono nei buoni propositi del nostro partito. Siamo una classe dirigente giovane e affidabile e lo abbiamo già dimostrato più volte, adesso il tempo lo abbiamo, abbiamo tre anni per lavorare intensamente alla costruzione del partito della destra italiana e presentare nel 2011 delle liste competitive con il nostro simbolo. Io ci credo…
Da studi effettuati sull’aereodinamica è stato accertato che con le piccole ali che si ritrova, rispetto al corpo, un calabrone non potrebbe volare, ma lui non lo sa e continua a volare. Un grazie di cuore a quanti vorranno seguirci in questa ennesima avventura, insieme a me, a Emanuele LoPresti, a Raffaele Chiavola, a Ivan Scaduto e a quanti come noi hanno già deciso di rischiare per una ideologia.
Mario Chiavola
Il nostro legame personale e politico è indissolubile e si rafforza giorno dopo giorno. L’incarico che ti è stato affidato mi riempe di gioia e mi rende orgoglioso per tutto quello che in questi anni ho fatto con te. Ti sarò al fianco in questa nuova avventura come sempre.In alto i cuoriEmanuele
Un augurio di buon lavoro a Mario e a tutta la sezione de La Destra di Ragusa da parte di Chiaramonte. Con la fede e con la buona volontà si può arrivare molto avanti e lo dimostreremo, rimanendo uniti e compatti nelle lotte che ci aspettano.
un grazie di cuore e un abbraccio forte alla sezione di Chiaramonte
Il prezzo del petrolio dall’inizio del mese ad oggi è sceso di quasi 100 dollari il barile passando da 150$ circa a 55$ circa. Curioso che il consigliere Nicosia Si sia svegliato solo adesso dal suo letargo per fare una mozione alla provincia sull’impennata dei prezzi del petrolio. Che ha fatto sino ad ora. dormiva? La mozione è datata 25 Novembre e i prezzi da mo che sono scesi. La benzina è passata da 1,45 euro dei primi del mese a 1,15 e lui ci pensa adesso a fare la mozione? be…. meglio tardi che mai.