In linea di principio, “La Destra” ritiene illiberale e antidemocratica ogni soglia di sbarramento elettorale che impedisca o limiti la rappresentanza dei Cittadini all’interno delle Istituzioni. E’ ,questo, uno degli elementi che allontana i primi dalle seconde creando quel clima diffuso di qualunquismo e di sfiducia nei confronti della politica. C’è di più: quanto gli assetti di governo appaiono più forti e maggioritari, tanto maggiore debolezza mostrano da avere necessità di impedire a qualificate minoranze, attive sul piano politico e programmatico, di accedere alle assemblee elettive per rappresentare stimolo e proposta laddove non legittima opposizione. La stridente contraddizione è a tutti evidente. Essa perdurerà fin tanto che il sistema politico italiano non si discosterà, e ciò avverrà in tempi non lontani, da un finto bipolarismo che non ha certo semplificato il quadro politico, che tenta di eliminare dalla scena grandi aree culturali della nazione e che alla fine sta garantendo solo una certa stabilità di governo ma senza grandi scelte di fondo e riforme di cui c’è urgente necessità.Per l’Europa, vale lo stesso ragionamento con qualche riflessione ancora: il parlamento europeo non esprime voto di fiducia per eleggere la commisione (il governo); i simboli elettorali in quella sede presenti sono numerosissimi ma si assemblano in pochi gruppi parlamentari, rappresentativi delle maggiori aree politiche tradizionali; non rileva in alcun modo, dunque, l’argomento che da più parti si utilizza circa la pretesa di governabilità che, peraltro, mai è mancata all’Unione Europea cui fa, invece, ancora difetto una reale politica estera e della sicurezza, economica e commerciale a difesa del cosiddetto vecchio continente, sociale e solidale in difesa delle regioni più povere e svantaggiate.Nell’immediato, “La Destra”, riconoscendosi a pieno titolo nell’area politica del centro-destra italiano, per superare l’antidemocratico sbarramento del 4%, ha da alcune settimane avviato una serie di contatti con altri partiti e, in particolare, con formazioni autonomiste e popolari che, allo stesso modo, hanno avuto il coraggio di contrastare la legge introduttiva di siffatto sbarramento.Il M.P.A. del presidente (della Regione Siciliana) Lombardo rappresenta, insieme ad altre, per programmi e impostazioni, la formazione politica con la quale “La Destra” potrebbe trovare una intesa elettorale e politica a difesa delle ragioni di riequilibrio infrastrutturale, sociale, economico e occupazionale della Sicilia nei confronti dell’Italia e dell’Italia nei confronti dell’Europa.