Con quella di oggi è la terza segnalazione che inviamo nell’arco temporale di circa 15 giorni in merito alle problematiche del centro storico di ragusa superiore. Ad oggi rimaste inevase.

Di seguito tutte le note inviate.

Centro Storico Ragusa Superiore

PNEUMATICI TAGLIATI ALLE AUTO IN SOSTA IN PIENO CENTRO STORICO – RAGUSA IN MOVIMENTO: “MA CHE COSA SI ASPETTA ANCORA PRIMA DI ADOTTARE LE OPPORTUNE CONTROMISURE? SERVONO RISPOSTE”

“Chi continua ancora a negare le problematiche del centro storico, evidentemente non ha compreso bene la portata del disagio che lo stesso sta vivendo. Troppi problemi, troppi disagi, troppi episodi. Ma che cosa si aspetta ad adottare le dovute contromisure?”. Lo dice il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, facendo riferimento all’ultimo episodio critico, quello che ha visto tagliati gli pneumatici di alcune auto in sosta in via Ecce Homo, nelle adiacenze della sede vescovile. “Quanto dobbiamo ancora aspettare – sottolinea Chiavola – prima che si abbia ancora percezione di come sia indispensabile intervenire subito, senza frapporre ulteriore tempo in mezzo? Il sindaco ha parlato di una specifica ordinanza sindacale per alcuni siti sensibili. Bene, che cosa sta aspettando prima di pubblicarla? C’è bisogno di risposte immediate, prima di altri fatti gravi che scatenino le ulteriori legittime proteste dei residenti. Non è più possibile rimanere a guardare. Serve che il Comune dia delle risposte efficaci, all’altezza della situazione”.


CENTRO STORICO SUPERIORE, SEMPRE PIU’ IMPELLENTE DA SANARE LA VICENDA RIGUARDANTE L’ORDINE PUBBLICO. RAGUSA IN MOVIMENTO: “IL COMUNE PREDISPONGA UNA RETE PER INDIVIDUARE LE OPPORTUNE CONTROMISURE”

“Se non riusciamo a risolvere la situazione di degrado esistente nel nostro centro storico superiore, diventa difficile poter pensare di guardare al di là del nostro naso. Stiamo parlando, a ragion veduta, di una situazione complessa ma non certo impossibile da risolvere. Quindi, olio di gomito e creazione delle reti necessarie per invertire una tendenza che risulterà problematica ma non tale da non potere essere affrontata di petto”. Parola del presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che si inserisce nel dibattito che sta caratterizzando in questi giorni la questione riguardante proprio questa zona cittadina, tra l’altro dopo il caso dei tre grossi petardi esplosi sul sagrato della Cattedrale che, per fortuna, non hanno provocato danni. “Non possiamo – continua Chiavola – non raccogliere le ripetute grida d’allarme provenienti dagli operatori economici e dai residenti. Una esagerazione? Non credo proprio. E’ indispensabile, piuttosto, sapere gestire questi momenti con il dovuto piglio. Quindi, l’Amministrazione comunale si attivi facendo rete con chi vive il territorio e si sforzi di individuare la migliore soluzione possibile, coinvolgendo pure le forze dell’ordine che stanno svolgendo, pur con tutte le difficoltà del caso dovute agli organici ridotti, il loro ruolo. Però, con tutta evidenza, ciò non basta se, ancora oggi, siamo costretti a confrontarci con situazioni poco piacevoli. Il centro storico di Ragusa è abbastanza delimitato. Non parliamo di una metropoli. Quindi, risulterà abbastanza agevole adottare le opportune contromisure. Ma, ripetiamo, è fondamentale il confronto con tutte le parti in causa. Solo così ne potremo davvero uscire fuori”.


DI NUOVO ALLARME NEL CENTRO STORICO SUPERIORE, RAGUSA IN MOVIMENTO “SITUAZIONE CHE STA DIVENTANDO SEMPRE PIU’ COMPLESSA, MA ADESSO OCCORRE PREDISPORRE UNA STRATEGIA PER FRONTEGGIARE QUESTO DISAGIO”

“Non ci siamo, perché, ancora oggi, a distanza di mesi in cui ripetiamo le stesse cose, ci tocca leggere le medesime preoccupazioni dei residenti, addirittura schizzi di sangue sui gradini e sulla porta della chiesetta di San Sebastiano, nel cuore del centro storico superiore. Ma è davvero questa la città che vogliamo? Ma davvero quattro, per modo di dire, persone di malaffare riescono a tenere in scacco un’intera popolazione? Ci rifiutiamo a pensare che ciò accada. E, soprattutto, non vorremmo che malaffare si sedimentasse con altro malaffare, sino a diventare difficile da estirpare”. E’ quanto afferma il presidente di Ragusa in movimento, Mario Chiavola, preoccupato per la piega che sta prendendo la vicenda dell’ordine pubblico nella parte superiore del centro cittadino, nel quadrilatero compreso tra via Sant’Anna, via Mario Leggio, via Rapisardi e via Gian Battista Hodierna. “Si parla di spaccio, si parla di risse, si parla di atteggiamenti di strafottenza – aggiunge Chiavola – che poco hanno a che vedere con il quieto vivere. Radio ad alto volume sul sagrato della Cattedrale, bottiglie di vetro che ciondolano dalle panchine in pietra dello stesso sagrato con il rischio che cadano sulla piazza sottostante, persone ubriache. Insomma, uno scenario di ordinario degrado a cui non vogliamo abituarci. Anche perché se a questo aggiungiamo gli scippi che si sono verificati di recente abbiamo un quadro tutt’altro che edificante rispetto a cui si rendono urgenti soluzioni specifiche. La videosorveglianza? A quanto pare quella esistente non è in grado di dare risposte efficaci. Quindi si provveda altrimenti. O si trovino soluzioni diverse. Forse sarebbe il caso che il sindaco sbattesse i pugni sul tavolo per ottenere quelle risposte che tutti i cittadini sperano di ricevere. Sì, lo sappiamo, le forze di polizia fanno i conti con persistenti riduzioni di organico. Ma, a questo punto, si concerti un modo di agire che riesca, finalmente, a reprimere questo fenomeno del degrado persistente in piazza San Giovanni e nelle aree limitrofe. Perché non ci può essere sviluppo o crescita se ancora continuiamo a confrontarci con questi deleteri fenomeni. Speriamo che qualcosa di buono, da qui ai prossimi giorni, possa accadere. E che, soprattutto, non si debba più prendere atto delle ulteriori lamentele dei cittadini perché non si riesce a fermare l’onda malevola di chi è interessato solo a creare disagi su disagi in questa parte della nostra splendida città”. 

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