Al Parco degli Iblei sembra che dicano “no” praticamente tutti, o quantomeno la stragrande maggioranza. Stamattina perfino il presidente della Regione Lombardo ha ricevuto una delegazione di deputati e di rappresentanti del territorio ibleo contrari all’imposizione romana. E proprio il leader del Movimento per l’Autonomia si è detto disposto a portare le ragioni dei ragusani innanzi al Ministro Prestigiacomo. Anche Raffaele Lombardo ha detto “Bocce ferme, per ora, riparliamone con il territorio”. Di ritorno da questo incontro i rappresentanti del territorio si sono incontrati nel pomeriggio, per quanto riguarda la parte politica al Comune di Ragusa e per le categorie produttive alla Camera di Commercio. Alla fine è stato preparato un documento che rappresenta il grido di dolore dell’area iblea da presentare al Ministro Prestigiacomo: “I Signori Deputati nazionali e regionali della Provincia di Ragusa, il Presidente della Provincia Regionale di Ragusa, i Sindaci della Provincia di Ragusa, premesso che, come è noto, è in corso di istituzione il Parco degli Iblei, in una vasta area del territorio della Provincia di Ragusa; che tale iniziativa, dalla quale in astratto non si rifugge, comporta una serie di limitazioni e di vincoli su una parte considerevole del territorio (50% del territorio provinciale ed addirittura 80% di quello del Comune capoluogo) tali da comportare serio ostacolo allo sviluppo del territorio in chiave economico- imprenditoriale; considerato che, in base ad una valutazione squisitamente politica, i sottoscritti ritengono che l’istituzione del Parco degli Iblei, così come ipotizzato dal Ministero dell’Ambiente, comporterà un sicuro rallentamento del processo di evoluzione socioeconomica avviato grazie al potenzi amento delle infrastrutture e alla rinnovata vocazione turistica, sia in chiave culturale, sia per le attività produttive sia negli ambiti agricolo, commerciale ed industriale che vedono la provincia di Ragusa tra le più attive nel territorio siciliano; chiedono all’on.le Ministro dell’Ambiente una meditata riconsiderazione degli orientamenti assunti relativamente alla istituzione del Parco degli Iblei nel senso di lasciare alle istituzioni locali ed alle forze produttive del territorio gli spazi che alle stesse competono in ordine ai contenuti da dare alla disciplina del Parco, nel preminente interesse complessivo e per lo sviluppo del territorio, perchè tale strumento costituisca punto di forza anziché irrimediabile motivo di debolezza mediante l’imposizione di vincoli generalizzati ed asfissianti, in controtendenza con i principi di “de burocratizzazione” che la normativa porta avanti e con le necessità di un territorio la cui forte crescita a nessuno si consentirà di frenare; chiedono nelle more di sospendere ogni iniziativa che inibisca il superiore apporto collaborativo e decisionale del Territorio”.Tale documento è stato firmato da tutti i deputati regionali, dall’on. Peppe Drago, dai sindaci dei nove comuni coinvolti e dal presidente della Camera di Commercio di Ragusa in rappresentanza delle associazioni di categoria. Il Presidente della Provincia di Ragusa ha espresso il desiderio di consegnare e firmare personalmente il documento al momento della consegna al Ministro Prestigiacomo.
articolo tratto da reteiblea.it