“Il caro prezzi sta mettendo tutti in ginocchio. E’ una questione vitale per i cittadini, per le piccole e grandi imprese, per chi cerca di andare avanti tra mille difficoltà. Riteniamo che anche a livello locale occorra fare sentire la propria voce. Hanno cominciato alcuni sindaci, per quanto riguarda la questione dell’incremento delle bollette dell’energia elettrica, spegnendo la luce nei luoghi più rappresentativi delle proprie città. Ma c’è molto più di questo. Ed è necessario fare presto perché tra cinque-sei mesi potrà accadere di tutto”.Lo dice il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola. “Ogni giorno – aggiunge – riceviamo le segnalazioni di cittadini, piccoli e medi imprenditori, che sono davvero stremati. Un esempio: proprio in queste ore ci ha contattato il titolare di una lavasecco, una piccola attività ma ben avviata nelle zone più densamente popolate della nostra città. Bene, questo imprenditore ha sempre pagato una bolletta della luce che si è aggirata intorno alle tremila euro. Immaginate, adesso, il suo stupore e la sua preoccupazione nel ricevere una bolletta di poco più di cinquemila euro e cinquecento. Insomma, si sta avvicinando al doppio. E’ fin troppo evidente che alla lunga non potrà resistere e sarà pure costretto a licenziare parte del proprio personale. Stiamo rasentando l’emergenza sociale. E nessuno fa niente”. Chiavola, inoltre, si riferisce agli autotrasportatori che “a causa del caro carburante, costretti a pagare 1.200 euro al mese, molto di più rispetto a prima, si vedono erodere una parte notevole del loro guadagno. E Ragusa – aggiunge il presidente – conta sulla presenza di numerosi autotrasportatori che si stanno trovando costretti a fronteggiare una situazione a dir poco preoccupante. Lanciamo un appello alle istituzioni, ai rappresentanti della politica, perché si faccia fronte comune e si cominci ad affrontare seriamente quest’altra emergenza che, dopo la pandemia, rischia di tagliare a tutti le gambe”.