Un bilancio da guerra, 900 morti in 4 mesi nelle acque del mediterraneo nella speranza di arrivare nella “terra della salvezza”. Di chi è la responsabilità di questa catastrofe che ormai lascia quasi indifferente l’opinione pubblica occidentale? Le responsabilità soggettive sono certamente delle organizzazioni criminose di cui fanno parte gli scafisti, per la maggior parte dei casi cellule dell’Is che fanno soldi con questi poveri disgraziati, soldi che servono ad ingrassare le casse del califfato e contribuiscono all’acquisto di armi che utilizzano i “tagliagole”. Le responsabilità oggettive sono invece degli stati europei che non trattano degnamente il problema immigrazione e professano una colpevole accoglienza che non fa altro che alimentare le speranze di questi popoli che si imbarcano sapendo già di rischiare la morte ma certi che, superato il mediterraneo, verranno accolti prima dall’Italia e poi dall’Europa.

Accoglienza e integrazione sono però cosa ben diversa. Tutto ciò significa solo assistere impassibili ad un fenomeno che non si riesce a gestire e indossare la maschera dell’accoglienza in modo da coprire una colpevole mancanza,  lavandosene le mani come Ponzio Pilato.

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